Fonte: Come diventare traduttore
„Redazione30 LUGLIO 2019
Come diventare traduttore
„Il mestiere del traduttore è affascinante ma molto più complesso e faticoso di come può sembrare, e richiede precisione e grande cultura. Scopriamo insieme il percorso da intraprendere per diventare traduttore“
Come ha detto José Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, “gli scrittori creano la letteratura nazionale, mentre i traduttori rendono universale la letteratura“: in effetti, il mestiere del traduttore – molto più complesso e faticoso di come può sembrare – è un lavoro affascinante che permette di entrare in contatto con altre culture e diffondere ciò che viene espresso in altre lingue.
Cosa fa il traduttore?
Il traduttore, come indicato nell’Atlante delle Professioni dell’Università degli studi di Torino, traduce testi da una lingua ad un’altra, ed è sua responsabilità effettuare questa traduzione assicurandosi che si mantenga il corretto significato del testo originario e che siano rispettati tutti gli aspetti linguistici e culturali della lingua d’origine. Generalmente il traduttore si perfeziona in una o più lingue straniere, traducendo dalla lingua straniera verso la propria lingua madre.
Il traduttore, di norma, è specializzato in uno specifico ambito disciplinare o area tematica:
- Traduttore editoriale: esegue traduzioni in campo letterario (narrativa/saggistica letteraria); deve assicurare che la fraseologia, la terminologia, lo spirito e lo stile di opere letterarie sia trasmesso nel modo più adeguato.
- Traduttore tecnico-scientifico: traduce testi di argomenti tecnico-scientifici (per es. giuridico, medico, economico); deve assicurare che il significato di testi legali, scientifici e tecnici sia correttamente reso
- Localizzatori: sono una figura nuova sul mercato del lavoro, e si occupano di tradurre testi sul web. Per svolgere questo lavoro, è necessario avere anche esperienza e interesse per il settore informatico;
- Traduttore enogastronomico: altro settore in evoluzione, in seguito alla crescente diffusione di iniziative tese alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale all’estero.
Come si diventa traduttore?
Chi abita a Forlì è molto fortunato: infatti, la nostra città ospita una delle migliori università per interpreti e traduttori. I
l primo scoglio sarà la Laurea Triennale in Mediazione linguistica e culturale: l’accesso al corso è a numero chiuso, e per essere ammessi bisogna superare una prova. All’interno del percorso di studi si potranno scegliere 3 lingue da perfezionare a diversi livelli. In questa scelta è bene considerare che la conoscenza di lingue straniere orientali (arabo, russo, cinese, ecc.) è poco diffusa, perciò acquisire una competenza in almeno una di queste lingue potrebbe costituire un titolo preferenziale in futuro.
Dopodiché, vi aspetta la Laurea Magistrale in Specialized Translation. Man mano che si acquisisce sempre di più la competenza linguistica e teorica per la traduzione, è importante anche mettersi in gioco ed entrare in contatto con le realtà del territorio, anche nazionale, che offrono servizi di traduzione; per poter ampliare la rete dei contatti, sarebbe bene entrare a far parte di un’associazione di categoria e di iscriversi a forum e gruppi di traduttori. Può essere utile anche creare un proprio sito internet/blog.“
Dove lavora un traduttore?
Il traduttore può lavorare come libero professionista, dal proprio domicilio o studio privato, anche con il supporto e l’intermediazione di agenzie di traduzione, o associandosi ad altri colleghi.
Più raramente, il traduttore può essere assunto in aziende pubbliche quali istituzioni internazionali, organi di Governo e Università; nelle aziende private non si dispone spesso di uffici di traduzione interni, a parte le società multinazionali o importanti case editrici.“