Per fare il copywriter c’è bisogno di regole e creatività. La prima dà quel di più che serve a scrivere un testo inedito e accattivante. Le seconde invece fissano i limiti entro i quali lo scrittore deve muoversi per essere compreso da tutti. Vediamo quali sono le principali regole per creare testi semplici, ma non superficiali.
Progettare la struttura del testo. È la fase di pre-writing, in cui il copywriter organizza l’ordine gerarchico delle informazioni. In particolare la scrittura sul web ha trasmesso a quella tradizionale la regola della piramide rovesciata. Secondo questo principio le informazioni più importanti vanno inserite all’inizio, mentre i dettagli occupano i paragrafi successivi. In questo modo il lettore comprende subito il significato del testo. La tecnica della piramide rovesciata, in fin dei conti, non è poi così diversa dalla regola delle 5 W usata nel giornalismo.Scrivere frasi semplici e lineari. I periodi colmi di incisi e subordinate rallentano il flusso della lettura e generano confusione. Meglio scrivere frasi di una sola proposizione, con soggetto e verbo vicini e con pochi complementi. Se il periodo richiede più proposizioni, è preferibile inserire delle coordinate.
Scrivere frasi e paragrafi corti. Con una frase prolissa il lettore rischia di perdersi tra i meandri della sintassi. Per evitare ciò i linguisti raccomandano periodi non più lunghi di 25 parole. I paragrafi invece devono contenere poche righe di testo, 20 al massimo. Inoltre è consigliabile andare a capo solo quando si cambia argomento.Usare parole comprensibili. Italo Calvino definiva “antilingua” quel linguaggio burocratico fatto di termini obsoleti e non usati nella quotidianità. Meglio attingere al Dizionario di base della lingua italiana, che raccoglie termini comprensibili dalla maggior parte degli italiani.
Fare un uso ponderato di aggettivi e avverbi. Sono parti del discorso indispensabili, ma non bisogna abusarne. Come nella lingua parlata, l’abbondanza di queste parole maschera la mancanza di argomenti. Il lettore se ne accorge subito, e il testo risulta sgradevole e scadente.Inserire titoli e sottotitoli. Il titolo è l’essenza del testo. Per questo deve essere semplice ed eloquente. I sottotitoli invece “aiutano” il titolo e in poche righe riassumono l’intero argomento. Sono utili nella scrittura su carta e indispensabili nel web.
Mettere in neretto le parole chiave. È una regola nata su internet per guidare l’occhio del lettore verso i concetti più importanti. Ma oggi anche sui quotidiani e nei libri di testo il grassetto è l’arma vincente per rendere il testo chiaro e di facile consultazione.Rileggere il testo. La revisione è un passaggio obbligato prima della pubblicazione. Leggere a voce alta aiuta a scovare fastidiosi refusi e a migliorare la “sonorità” del testo. Nel re-writing, poi, si deve eliminare tutto ciò che è inutile e lasciare solo l’indispensabile. Nella fase di revisione, insomma, la parola d’ordine è potare!
Fare attenzione alla grammatica. L’ultima regola è anche la più importante. Qualsiasi testo perde efficacia quando non rispetta le regole grammaticali. È assai fastidioso notare un apostrofo di troppo o un accento che manca. Il correttore automatico di Word aiuta, ma non colmerà mai le lacune grammaticali che molti copywriter si portano dietro dalle scuole elementari!
Informazioni sull’Autore
Leonardo Guerrini
Fonte: Article-Marketing.it
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