Negli ultimi anni sono emersi, in Italia, progetti culturali incentrati sul rapporto tra vino elettura. Si va dalle enoteche letterarie e dalle enolibrerie agli enolibri: i primi sono locali in cui si può bere e leggere o comprare libri, i secondi sono prodotti particolari che accostano il libro a una bottiglia di vino. Non si tratta di una vera e propria novità: dai tempi antichi il vino ha conciliato la discussione e la lettura, basta ricordare il Simposio di Platone.
In questo articolo ci proponiamo di spiegare cosa sono le enolibrerie e gli enolibri attraverso esempi concreti.
Alcuni esempi del passato e del presente
Risale a oltre dieci anni fa, il 2008, l’apertura di una enolibreria che allora si presentava come un progetto innovativo. Stiamo parlando dell’enolibreria “Buscapé” di Modena.
L’offerta del locale chiarisce in cosa consiste una enolibreria. “Buscapé” offriva ai suoi clienti vino, libri, musica e accesso wi-fi.
Il locale fu aperto da una giovane coppia di laureati in virtù della vittoria di un bando di concorso del Comune di Modena. Il bando consisteva in tre licenze che venivano concesse a chi avesse presentato un progetto innovativo. Dalle buone recensioni di Tripadvisor – una media di 4,5 su 5 – si evince che il locale sia stato aperto almeno fino al 2014.
Il vino, che costituiva la principale fonte di guadagno, era limitato a poche etichette di alcune aziende scelte accuratamente. Il fine della scelta era quello di ammortizzare i costi ma garantendo qualità. L’idea alla base era quella di creare un luogo di ritrovo nuovo per quei tempi e per la città.
2018: enoteca letteraria “Prospero” di Palermo
Dieci anni dopo, nel dicembre del 2018, apprendiamo dell’apertura, a Palermo, di unaenoteca letteraria. Rispetto all’enolibreria “Buscapé”, “Prospero” presenta differenze significative.
“Prospero” è un locale in cui i clienti possono bere vino e birra artigianale e acquistare libri. La scelta dei libri non è casuale. In questa enoteca letteraria, infatti, i libri disponibili non sono quelli dei grandi marchi editoriali. “Prospero” vende libri di case editrici indipendenti e medio-piccole con cui la proprietà intrattiene un rapporto di dialogo costante. La scelta dei libri, per lo più romanzi e saggi, è dunque ben meditata.
Anche qui la musica è inevitabile sottofondo: si possono ascoltare vinili o pianoforte.
L’idea alla base di “Prospero” è ambiziosa. Questa enoteca letteraria, infatti, intende fare comunità culturale a Palermo. Per questo scopo,“Prospero” propone diverse tipologie di eventi: presentazioni di libri, reading, concerti, teatro e laboratori per bambini.
Altri locali che coniugano vino e libri
Naturalmente, “Buscapé” di Modena e “Prospero” di Palermo non sono le uniche realtà che coniugano vino e libri. In Italia sono stati aperti e si aprono tanti altri locali di questo tipo.
Pochi anni fa a Genova c’era un locale, oggi chiuso, diverso da quelli citati sopra. Stiamo parlando di “Nouvelle vague” ristorante, caffè, eno-libreria. L’offerta, in questo caso, è diversa: “Nouvelle vague” era principalmente un ristorante, e in più vi si poteva scegliere tra una gran varietà di vini e birre, e erano disponibili anche i libri. Una particolarità di questo locale era il luogo: “Nouvelle vague” era sito in un palazzo del Seicento. Per quanto riguarda la parte culturale, il locale si proponeva come uno spazio per presentazioni letterarie e mostre di fotografia e pittura.
Una realtà importante e ancora attiva è quella dell’“Enolibreria Chourmo”. Stiamo parlando di un locale aperto nel 2014 a Parma, nel quartiere storico di Oltretorrente.
Per quanto riguarda i vini, “Enolibreria Chourmo” offre prodotti selezionati delle produzioni vinicole soprattutto locali. Per quanto riguarda i libri, il locale si propone di selezionare un numero limitato di testi ben scelti per importanza, libri antichi inclusi. Anche qui gli eventi rivestono un ruolo importante. “Enolibreria Chourmo” dà spazio a presentazioni letterarie e a mostre di fotografia e pittura, con un occhio di riguardo per le produzioni locali.
Il locale si pregia, inoltre, di avere arredi in legno antico restaurato.
Enolibro: che cos’è e da chi è proposto
L’enolibro consiste in un’offerta semplice: il prodotto unisce un libro e una bottiglia di vino.
Una casa editrice flegrea, Valtrend Editore, presentava a Bacoli, in provincia di Napoli, nel dicembre del 2009 il suo primo EnoLibro. Si trattava di Un giallo ai tempi di Tiberio. Complotti, trame di potere e cadaveri eccellenti nel I sec. d.C. di Gianni Santarpino. Il libro era abbinato, in una confezione, a una bottiglia di vino Piedirosso in regalo. Nacque allora la collana EnoLibro, pagine da bere, collana che si proponeva di unire libri di narrativa e saggistica di argomento flegreo o napoletano a vini di produzione locale. Il fine della casa editrice era ed è quello di valorizzare la cultura del territorio che consiste in saperi e sapori.
Il progetto EnoLibro di Valtrend Editore ci riporta alla matrice antica dell’accostamento di vino e cultura e a questo si aggiunga la tendenza sempre più diffusa nei ristoranti o caffetterie di includere uno spazio destinato al booksharing o bookcrossing.