Traduzione letteraria dai tempi dell’URSS

I concetti chiave per comprendere l’attività editoriale degli anni sovietici sono la pianificazione dell’economia e dell’ideologia.
Tutte le case editrici erano di proprietà statale. Non dipendevano dai gusti del pubblico, bensì erano loro stesse a plasmarli. È difficile immaginare che oggi le traduzioni dei poeti Ciuk ci vengano pubblicate in migliaia di copie nelle case editrici principali, mentre al tempo ciò era realtà.

L’ideologia dettava una dura selezione delle opere da tradurre. E riguardava non solo l’”affidabilità” delle opere, ma anche il loro valore letterario. Anche i traduttori dovevano soddisfare criteri elevati. Tra loro c’erano molti letterati. Tra i traduttori di narrativa non rientravano persone prese a caso “dalla strada”. La traduzione letteraria era un’occupazione prestigiosa, simile al lavoro di scrittore. E veniva retribuita di conseguenza.

Le prime concessioni sono iniziate già con la perestrojka, quando è stata adottata una linea per la democratizzazione e hanno iniziato a fare la propria comparsa editori non statali. E negli anni ’90, finalmente, le porte si sono dischiuse. L’attività editoriale si è spostata, in modo particolare, su binari puramente commerciali. Si è riversato nel Paese un flusso di svariate pubblicazioni di letteratura tradotta, per lo più di intrattenimento: romanzi femminili, thriller, erotica … A volte c’erano più gialli e fantascienza. Il quadro sul mercato editoriale è cambiato radicalmente, e questo non poteva non incidere sul lavoro dei traduttori letterari.

Lingue di traduzione
Negli anni sovietici, la gamma di lingue per la traduzione letteraria era estremamente ampia. Erano richieste traduzioni dalle lingue dei popoli dell’URSS – dal Tagiko alla lingua dei Nenets (1). Erano stimati anche i libri di popoli amici–degli autori della DDR, della Polonia, ecc. Inoltre, gli editori letterari miravano a istruire il lettore in modo completo. Nessuno si è sorpreso per i testi collettivi come «Современнаяяпонскаяповесть»o «Голосаафриканскихпоэтов». Con la transizione verso l’economia di mercato, l’elenco degli orientamenti per la traduzione si è ristretto drasticamente. Ora questi sono principalmente le lingue europee (con un forte distacco per l’Inglese), così come alcune lingue asiatiche.

 

Note a cura del traduttore
(1)   Il Circondario autonomo dei Nenec (rus. Нене́цкийавтоно́мныйо́круг, Nenéckijavtonómnyjókrug, 176.700 km², 41.546 ab. nel 2001) si trova in Russia, e il suo territorio è compreso nell’oblast’ di Arcangelo. La lingua nenec, ivi parlata, ha status ufficiale insieme al russo.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Circondario_autonomo_dei_Nenec

Fonte: Articolo scritto da Ksenija Elagina e pubblicato il 25 gennaio 2018 su Tranzilla.ru

Traduzione a cura di:
Dott. Alessandro Nicolini
Traduttore freelance EN˃IT / IT˃EN e RU˃IT / IT˃RU
Socio IATI, n. tessera 1259

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