Specializzazione. Un professionista ha un raggio d’azione ristretto: ciò gli permette di approfondire costantemente le proprie conoscenzee di concentrarsi sull’obiettivo. Trattare dieci argomenti non correlati fra loro significa non acquisire una reale competenza in nessuno di essi.
Accuratezza. Un professionista traduce il senso, non le parole: non ha alcuna paura di trasformare una costruzionenegativa in affermativa,unire frasi o spezzarleper migliorare la fluidità del testo ed eliminare i calchi senza alcuna pietà. Un testo tradotto parola per parola èil primo indicatore del fatto che il traduttore è più concentrato sulla produzione che sulla qualità.
Esperienza e formazione.Una laurea aiuta, ma non è indispensabile. L’esperienza è più importante: da quanto tempo lavora quel traduttore? Che tipo di testi traduce? Ha ricevuto dei feedback positivi dai suoi clienti? Potete starne certi: per essere un buon traduttore non è necessario un curriculum di dieci pagine, ma è pur vero che alcuni risultati si raggiungono solo con l’esperienza.
Tariffe. Un professionista sa quanto vale il proprio lavoro, e non ha paura di chiedere un extra per le urgenze o di abbassare le tariffe in caso di grossi volumi.
Onestà. Un professionista può usare la traduzione automatica come bozza, ma in tal caso si parla di “post editing”– e non più di “traduzione”. È un’attività diversa, che implica tariffe,requisiti e metodi di lavoro diversi. Un professionista non consegna un lavoro di post-editing spacciandolo per una vera e propria traduzione: non è etico, e comunque si nota immediatamente.
Comunicazione. Un professionista è in costante contatto con il cliente. Fa domande, propone nuovi termini da inserire nei glossari e segnala se la memoria di traduzione o il testo originale presentano qualche falla. Se è in ritardo con la consegna se ne assume la responsabilità e avvisa subito il cliente, provando a trovare insieme a lui una soluzione.
Tecnologia. Infine, un professionista sa come usare adeguatamente gli strumenti di traduzione assistita: così facendo, può concentrarsi sulla traduzione e lasciare alla macchina i processi più banali e che è possibile automatizzare.
Fonte: Articolo scritto da Nadia Hidalgo Diaz e pubblicato il 17 ottobre 2017 sul blog di Smartcat
Traduzione a cura di:
Sara Galluccio
Traduttrice editoriale, letteraria, marketing, turismo
Genova