BookMarchs, la parola ai traduttori fra miti, classici e libri per ragazzi

Dal 30 agosto al 1° settembre il prologo alla rassegna marchigiana. Aprono un evento dedicato a Medea, un omaggio al pittore Carlo Crivelli, il Mago di Oz riletto dai bambini.

di SEVERINO COLOMBO

L’idea alla base di BookMarchs – L’altra voce è semplice: parlare di libri attraverso i loro traduttori. La seconda edizione della manifestazione si svolge dal 4 all’8 settembre in diversi Comuni delle Marche ed è preceduta da Aspettando il festival, pure con un carattere itinerante, che si tiene tra fine agosto e inzio settembre . Il tema dell’edizione è «Tornare a ridere al giorno»: tradurre e ritradurre i classici, l’intento dichiarato è rapportarsi a testi del passato e della contemporaneità trovando una lingua viva, attuale e aperta al lettore di oggi.

Il prologo va proprio in questa direzione con l’evento di apertura dedicato a una figura chiave della mitologia greca, Medea. Venerdì 30 agosto (ore 21) il Teatro comunale di Campofilone (Fermo) ospita la performance Voglio un cuore pronto a ogni cosa: la lunga notte di Medea, un reading dedicato alla maga della Colchide e in generale al femminile nel mito, con musica e voci di Andrea Strappa, Isabella Carloni e Stella Sacchini; il punto di partenza è il poema greco Le Argonautiche di Apollonio Rodio nella traduzione della stessa Sacchini. Si prosegue, sabato 31, alle 16, al Polo Museale San Francesco di Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno), con un appuntamento a cavallo tra arte e letteratura Una «strana» verità: Crivelli, Gadda e la scrittura come traduzione di un quadro, dedicato al pittore rinascimentale Carlo Crivelli, che fu attivo nelle Marche, e allo scrittore del Novecento Carlo Emilio Gadda, a cura di Richard Dixon, traduttore in inglese de La cognizione del dolore(diventato The Experience of Pain e uscito per Penguin Classics), e di Fabio Pedone; a seguire una visita guidata al museo che custodisce opere di Crivelli e la proiezione del docufilm Il caso Crivelli di Marco Cruciani, con un intervento di Stefano Papetti.

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