Traduzioni giurate: cosa sono e a cosa servono

Isan Hydi -10 Aprile 2019

Nel momento in cui, per un qualunque motivo professionale o non, decidiamo di effettuare una traduzione di un documento legale, dobbiamo fare attenzione a dei particolari. Dobbiamo cioè metterci nella condizione che tutti i certificati, i documenti burocratici abbiano valenza anche nei paesi stranieri. Come fare dunque in questo caso?

Per far ciò c’è bisogno di avvalersi dell’attestazione di un traduttore professionale che possa certificare la valenza e la veridicità di quanto tradotto. Quest’attestazione si chiama asseverazione o traduzione giurata.

Solo in questo modo il documento può avere il valore legale come quello originale. Potrà essere cioè utilizzato in un altro paese, avendo la medesima valenza nella sua composizione.

Distinzione tra traduzione certificata e giurata

Quando un professionista esegue una traduzione è come se in un certo senso stesse  già dando valenza al contenuto del nuovo documento, curando nei minimi particolari il proprio lavoro. Tuttavia c’è differenza tra traduzione certificata e giurata.

La certificata rappresenta una dichiarazione personalità, di cui il professionista si assume la responsabilità. Riconosce cioè tutto quanto viene riportato in lingua straniera. Più semplicemente si ha in questo caso l’assunzione di responsabilità da parte del professionista (o eventualmente dell’agenzia cui ci si rivolge).

Viceversa l’utilizzo delle traduzioni giurate viene posto in essere quando un professionista esegue la traduzione di documenti legali, come certificati anagrafici, tutoli di studio, documenti professionali.

Non si ratta solamente di un dovere di precisione, ma anche di pieno valore legale in un altro paese che non sia quello italiano (o di provenienza). Motivo per il quale occorre asseverare il documento e dotarlo, per l’appunto di traduzione giurata. In questo caso il neo documento è sottoposto a giuramento, reso davanti a un Cancelliere o a un Notaio.

Come si traduce per la veridicità legale

Le traduzione asseverate con valenza legale dunque, vengono sottoposte a giuramento presso l’Ufficio Asseverazioni Perizie e Traduzioni del Tribunale di riferimento, oppure presso un Notaio.

All’interno del nuovo documento, in particolare all’ultima pagina occorre apporre la data in cui è stata redatta e la firma del traduttore. Si tratta di un elemento indispensabile, in quanto occorre riportarlo anche nel modulo di giuramento. Per essere depositato in tribunale, il documento tradotto deve ripotare altresì la marca da bollo da Euro 16,00 ogni 4 pagine (composte da 25 righe a facciata, come il foglio uso bollo).

Non tutti i normali traduttori possono cimentarsi nella giurata dei documenti. È importante infatti che il professionista sia iscritto al Ruolo Periti ed Esperti della Camera di Commercio di competenza per territorio nella categoria Traduttori e Interpreti.

Quando viene richiesta e cosa accade in caso di traduzione da lingua straniera

A seconda della situazione specifica, i documenti possono essere tradotti a livello giurato, o richiedere semplicemente una “certified translation”, ovvero una traduzione al cui interno c’è una dichiarazione di competenza professionale e di buona fede del professionista che se n’è occupato.

Al contempo bisogna fare un’ulteriore precisazione. Non è possibile effettuare una traduzione da lingua straniera a lingua straniera. Dunque il professionista ha l’obbligo di tradurre, in caso di documento straniero, prima in lingua italiana e poi nuovamente riportare il contenuto nell’altra lingua.

A tal proposito, se il nuovo contenuto viene trasmessa all’estero, la dichiarazione viene legalizzata dal Cancelliere preposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale oppure da un Notaio.

La legalizzazione serve a dare una valenza considerevole circa la provenienza degli atti, ma anche all’identità e alla qualifica di chi li ha firmati.

Per cui una dichiarazione giurata rappresenta l’attestazione ufficiale della qualità legale del traduttore, il quale si assume la responsabilità del contenuti apponendo la propria firma sul documento. In questo modo si dà prova dell’autenticità della firma stessa.

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