Prevalenza della Storia e la figura del padre. Donne in testa.
Giuseppe Fantasia 17/03/2019
“È primavera, ma c’è già lo Strega”, come ricorda Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci nella giornata conclusiva di “Libri Come”, la rassegna del libro e della lettura ospitata per il decimo anno consecutivo all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Si parla e si presentano libri e, ça va sans dire, il premio letterario più importante del Bel Paese non poteva non avere (il giusto) spazio, annunciando, a quasi quattro mesi dalla serata a Valle Giulia (il 4 luglio), i dodici libri finalisti.
Che Strega sarà questa settantatreesima edizione? Sicuramente più nuova che mai, come già si può notare nella locandina ufficiale illustrata da Alessandro Baronciani – raffigurante una strega “bella, accattivante e per questo insidiosa”, sicuramente uno Strega molto rosa, visto che le donne hanno, per ora solo nella candidatura, la meglio, battendo sette a cinque i colleghi maschi in concorso. Un Premio Strega che dimostra – come spiega Valeria Della Valle, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, che “la grammatica tiene anche quest’anno, anche se non è quella della tradizione” e che avrà una nuova e provvisoria location per la nomina della Cinquina il prossimo 12 giugno. Non più la sede storica della Fondazione Bellonci ai Parioli, visto il restauro che sta coinvolgendo l’intero palazzo, ma il Tempio di Adriano, nuove presentazioni in tutta Italia tra cui anche Casale di Principe.
Quella fatta dal comitato direttivo del Premio, selezionatore della dozzina tra i cinquantasette titoli di narrativa proposti quest’anno dagli Amici della domenica, è stata una scelta non certo facile. “Un gran bel panorama letterario”, precisa Petrocchi, ma c’è chi polemizza, come Elido Fazi, fondatore ed editore della Fazi (con nessun libro tra i finalisti, come scopriremo poi), che chiede ad alta voce al presidente della Fondazione, Giovanni Solimine: “Li ha letti tutti?”. “Certamente, risponde subito lui, tra l’imbarazzo generale, “meno male che molti sono usciti già da diverso tempo”.
Tra i trentatré autori e le 24 autrici, ne sono stati scelti appunto dodici con i loro libri, “pochi romanzi romanzi”, come li ha definiti Melania Mazzucco, già vincitrice del Premio, oggi presidente del Comitato Direttivo. “Nelle storie che abbiamo selezionato – ci spiega – c’è molto Appennino e poca Milano, pochissimo narcisismo e una grande prevalenza della Storia, biografie narrative, i migranti declinati nei modi più diversi, la figura del padre e la sua catastrofe, attenta, depressa, tiranna o trasversale a seconda dei casi”, rispecchiando appieno quella sorta di jingle che viene ripetuto da giorni nei comunicati ufficiali: “se la strega ha una scopa, la letteratura deve avere uno scopo”.
Il gruppo Mondazzoli – Mondadori, Rizzoli e Einaudi – è in pole position con Marco Missiroli, Nadia Terranova, Benedetta Cibrario e Pier Paolo Giannubilo. Curiosità: per la terza volta si contenderanno la bevuta direttamente dalla bottiglia del liquore Strega, Mauro Covacich (La Nave di Teseo) e Antonio Scurati (Bompiani), quest’ultimo tra i favoriti assieme proprio a Missiroli (Einaudi). I libri candidati saranno votati da una giuria composta dai 400 Amici della domenica, da 200 votanti all’estero selezionati da 20 Istituti italiani di cultura, da 40 lettori forti selezionati da 20 librerie associate all’ALI, e da 20 voti collettivi di biblioteche, università e circoli di lettura (15 i circoli coordinati dalle Biblioteche di Roma), per un totale di 660 votanti. Concorrono inoltre alla VI edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da 600 ragazzi provenienti da 60 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. Tra le altre novità, presentazione in concorso si terrà come di consueto a Benevento, la città del Liquore Strega, il 12 aprile. Il 13 aprile, a Casal di Principe, appuntamento della dozzina con le scuole della Campania al Teatro della Legalità. Poi tour in tutta Italia, da Nord a Sud, isole comprese (in Sicilia), tappa a Parigi e poi a Roma per il gran finale. Vista l’alta qualità dei romanzi presentati, quest’anno, si spera, ne vedremo delle belle e ci piacerebbe che ci fossero delle sorprese.
Questi sono i dodici libri in gara:
Valerio Aiolli, Nero ananas (Voland), proposto da Luca Formenton
Paola Cereda, Quella metà di noi (Perrone), proposto da Elisabetta Mondello
Benedetta Cibrario, Il rumore del mondo (Mondadori), proposto da Giorgio Ficara
Mauro Covacich, Di chi è questo cuore (La nave di Teseo), proposto da Loredana Lipperini
Claudia Durastanti, La straniera (La nave di Teseo), proposto da Furio Colombo
Pier Paolo Giannubilo, Il risolutore (Rizzoli), proposto da Ferruccio Parazzoli
Marina Mander, L’età straniera (Marsilio), proposto da Benedetta Tobagi
Eleonora Marangoni, Lux (Neri Pozza), proposto da Sandra Petrignani
Cristina Marconi, Città irreale (Ponte alle Grazie), proposto da Masolino d’Amico
Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi), proposto da Sandro Veronesi
Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo (Bompiani), proposto da Francesco Piccolo
Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi), proposto da Pierluigi Battista